Costanza Papagno

Costanza Papagno

CURRICULUM

Laureata in Medicina e Chirurgia cum laude, specializzata in Neurologia cum laude, dottorato di ricerca in psicobiologia (curriculum neuropsicologia); 1986-87 borsista presso la Clinica Neurologica, Albert-Ludwig Universitat di Freiburg i.B.; 1989-1991 Research Assistant  presso l’MRC , Cambridge; 1991-1993 Aiuto Ospedaliero, Neuroriabilitazione dell’Ospedale di Seregno; 1994-1998 Dirigente Medico di I livello, Clinica Neurologica III, Ospedale San Paolo; 1998-2001 Professore Associato di Neuropsicologia, Università di Palermo; dal 2001 Professore di I fascia, Università di Milano-Bicocca; 2002-2008 Direttore del Dipartimento di Psicologia; 2007-2012 Coordinatore del Dottorato di di Ricerca in Psicologia Sperimentale, Linguistica e Neuroscienze Cognitive; 2010-2013 Presidente Scuola di Dottorato in Psicologia.

http://www.psicologia.unimib.it/03_persone/scheda_personale.php?personId=77

 INTERESSI DI RICERCA

  • Memoria olfattiva nelle malattie neurodegenerative e nelle deprivazioni sensoriali
  • Sviluppo del linguaggio negli impianti cocleari
  • Riconoscimento di emozioni in diverse condizioni patologiche (malattia di Huntington, schizofrenia, lesioni insulari)
  • Riconoscimento di volti e voci nei pazienti con lesioni del lobo temporale
  • Basi neurali dei processi di memoria e Mental Time Travel

 PROGRAMMA DI RICERCA

Gli studi neuropsicologici e di neuroimmagine hanno fornito risultati contrastanti circa il ruolo specifico dell’insula nel riconoscimento delle emozioni. Per verificare se l’insula ha un ruolo selettivo per esempio nell’elaborazione del disgusto, si può utilizzare la stimolazione diretta durante chirurgia da sveglio nella rimozione dei gliomi cerebrali situati in regioni adiacenti a questa struttura. Il riconoscimento di emozioni, sia implicito che esplicito, può essere studiato anche nei pazienti con malattia di Huntington e correlato all’atrofia dell’insula e nei pazienti con schizofrenia, in cui il disturbo nel riconoscimento di emozioni pare essere un elemento cruciale per il funzionamento. Si potranno misurare anche le soglie di riconoscimento delle emozioni. Inoltre le lesioni dei pazienti verranno mappate utilizzando la VLSM (voxel-based lesion symptom mapping) per verificare l’esistenza di aree specifiche che sottendono a singole emozioni.

 PUBBLICAZIONI PIÙ SIGNIFICATIVE

  1. What is the role of the uncinate fasciculus? Surgical removal and proper name retrieval. Papagno C, Miracapillo C, Casarotti A, Romero Lauro LJ, Castellano A, Falini A, Casaceli G, Fava E, Bello L. Brain. 2011 Feb;134(Pt 2):405-14. doi: 10.1093/brain/awq283. Epub 2010 Oct 18..
  2. Phonology without semantics? Good enough for verbal short-term memory. Evidence from a patient with semantic dementia. Papagno C, Vernice M, Cecchetto C. Cortex. 2013 Mar;49(3):626-36. doi: 10.1016/j.cortex.2012.04.015. Epub 2012 May 9. PMID: 22664140
  3. Long-term proper name anomia after removal of the uncinate fasciculus. Papagno C, Casarotti A, Comi A, Pisoni A, Lucchelli F, Bizzi A, Riva M, Bello L. Brain Struct Funct. 2014 Oct 28. [Epub ahead of print] PMID: 25348267
  4. Guess who? Investigating the proper name processing network by means of tDCS. Pisoni A, Vernice M, Iasevoli L, Cattaneo Z, Papagno C. Neuropsychologia. 2015 Jan;66:267-78. doi: 10.1016/j.neuropsychologia.2014.11.025. Epub 2014 Nov 26. PMID: 25670534
  5. Deaf, blind or deaf-blind: Is touch enhanced? Papagno C, Cecchetto C, Pisoni A, Bolognini N. Exp Brain Res. 2015 Nov 16. [Epub ahead of print] PMID: 26573575

 COLLABORAZIONI CON UNIVERSITÀ STRANIERE

  • Institute for Response-Genetics, University Hospital, Zurich (prof. HH Stassen)
  • Institute for Cognitive Neuroscience, Londra

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